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Amarsi. Seduzione e desiderio nel Rinascimento 


Busi G., Greco S. (2022), Amarsi. Seduzione e desiderio nel Rinascimento. Bologna: Il Mulino. ISBN 9788815299826,


Nelle piazze e nei palazzi del Quattro e del Cinquecento va in scena il gioco della seduzione. Come si esprime, come si accende e cosa mai può spegnere un amore rinascimentale? Dalle ninfe avvenenti di Botticelli alle Veneri discinte di Tiziano, da Marte seduttore ai gentiluomini in impeccabili abiti di velluto nero, questo libro mette davanti ai nostri occhi un’epoca sfarzosa impregnata di lusinghe amorose. Scrittori, poeti, incartamenti processuali, cronache cittadine sono le porte d’accesso da cui si dipartono i sentieri del desiderio; muovendoci tra dipinti, statue, corti, studioli di eruditi, alcove, lettere d’amore, facendoci largo con spade, fiori, sospiri e borse d’oro, riusciamo a catturare tutto quel che resta dell’amore delle donne e degli uomini del Rinascimento, là dove si intesse la trama della società, si vive, si festeggia, fra trasporti carnali e richiami alla virtù. Andremo alla scoperta dei legami leciti e delle passioni clandestine, dell’amore che punta al potere e del potere che seduce e trasforma. Nelle relazioni fra donne e uomini, in quelle omoerotiche, tra ceti sociali diversi, le strategie del corteggiamento si affinano e si moltiplicano. 

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Moses Dobruska and the Invention of Social Philosophy. Utopia, Judaism, and Heresy under the French Revolution 

Greco S. (2022), Moses Dobruska and the Invention of Social Philosophy. Utopia, Judaism, and Heresy under the French Revolution. Berlin/Boston: DeGruyter Oldenbourg. ISBN: 9783110673531 - https://doi.org/10.1515/9783110758825

This book proposes, for the first time, an in-depth analysis of the Philosophie sociale, published in Paris in 1793 by Moses Dobruska (1753-1794). Dobruska was a businessman, scholar, and social philosopher, born into a Jewish family in Moravia, who converted to Catholicism, gained wide recognition at the Habsburg court in Vienna, and then emigrated to France to join the French Revolution.
Dobruska, who took on the name Junius Frey during his Parisian sojourn, barely survived his book. Accused of conspiring on behalf of foreign powers, he was guillotined on April 5, 1794, at the height of The Terror, on the same day as Georges Jacques Danton.
From Dobruska's ideas, which were widely used between the late eighteenth century and the first decades of the nineteenth century without attribution to their author, emerge some of the key concepts of the social sciences as we know them today. An enthusiastic and unfortunate revolutionary and sometimes a brilliant theorist, Moses Dobruska deserves a role of his own in the history of sociology.

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Rinascimento plurale

Busi G., Greco S. (eds.) (2022), Rinascimento plurale,. Ibridazioni linguistiche e socioculturali tra Quattro e Cinquecento. Castiglione delle Stiviere: Palazzo Bondoni Pastorio. ISBN: 9788894537444

La parola Rinascimento, così importante per la storia culturale italiana ed europea, racchiude in sé esperienze multiple: incontri, scontri, momenti armonici e brusche cesure. Non a caso, nella storiografia più recente si parla di “Rinascimenti”, per sottolineare queste sfaccettature della vita intellettuale alle soglie della modernità. Questo volume raccoglie gli atti dell'incontro internazionale tenuto a Ferrara e Castiglione delle Stiviere, il 10 e 11 settembre 2019, ed è un'occasione per discutere alcune correnti, finora sottovalutate, di questa pluralità rinascimentale. Studiosi di diverse discipline tracciano sinergie tra lingue e tradizioni diverse (ebraismo, ermetismo, sapienze orientali), accanto a riletture di vie “plurali” all'interno di grandi corpora letterari, come quelli del Petrarca e del Tasso. Si parla anche della composizione della società e dell'interazione tra gruppi nell'Italia del Quattro e Cinquecento. Dalla pluralità rinascimentale al cosmopolitismo dell'età moderna, il passo è ancora tutto da riscoprire.
Il libro contiene contributi di: Giulio Busi, Silvana Greco, Bernard Huss, David Nelting, Saverio Campanini, Mauro Perani, Raphael Ebgi.

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Il sociologo eretico. Moses Dobruska e la sua Philosophie sociale (1793) 

Greco S. (2021), Il sociologo eretico. Moses Dobruska e la sua Philosophie sociale (1793). Firenze: Giuntina. ISBN:  9788880577447

Propongo, per la prima volta, un’analisi approfondita della Philosophie sociale, pubblicata a Parigi alla fine del giugno 1793 da Moses Dobruska (1753- 1794), uomo d’affari, letterato e filosofo sociale. Nato in Moravia da una famiglia ebraica, affiliata alla setta ereticale dei sabbatiani, Dobruska si convertì in giovane età al cattolicesimo, compì una notevole ascesa sociale alla corte asburgica di Vienna ed emigrò poi in Francia, per aderire alla Rivoluzione. Durante il soggiorno parigino prese il nome di Junius Frey, fu assai attivo tra le fila dei giacobini ma riuscì a sopravvivere solo di poco alla propria Philosophie. Accusato di cospirare per conto di potenze straniere, fu ghigliottinato il 5 aprile 1794, al culmine del Terrore, nello stesso giorno in cui anche Georges Jacques Danton saliva sulla forca.

Quando apparve, la Philosophie sociale suscitò un notevole interesse, tanto da venir apprezzata nientemeno che da Immanuel Kant. Nel mio libro mostro come il lavoro di Dobruska abbia avuto anche altri lettori celebri, che per vari motivi omisero di menzionare, tra le loro fonti, un outsider di dubbia reputazione, su cui pesava una condanna tanto ingiusta quanto infamante. Dalla Philosophie sociale derivano alcuni concetti chiave delle discipline sociali, come le conosciamo oggi. Iniziatore entusiasta e sfortunato, talvolta brillante teorico, Moses Dobruska merita un ruolo a sé nella storia del pensiero sociologico.

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The Renaissance speaks Hebrew 

Busi G., Greco S. (eds.) (2019), The Renaissance speaks Hebrew. Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale. ISBN: 9788836643547

The Renaissance Speaks Hebrew, curated by Giulio Busi and Silvana Greco, recounts an extraordinary intellectual history. The Renaissance is an age of artistic turmoil and the elegant life of the courts. The Italian peninsula is full of ideas and new creative impulses. The Jews, who have lived in Italy since Roman times, actively participated in this atmosphere. For the first time ever, the MEIS exhibition in Ferrara brings together some of the masterpieces of art in which the Hebrew language occupies a central place and Judaism is a source of inspiration and a symbol of wisdom. But the Renaissance is made of light and shadow. Alongside the encounters and mutual influences, the exhibition itinerary and the essays collected in this catalogue explore conflicts, controversies, and discrimination. There is no Italian Renaissance without Judaism. And we could not imagine Italian Jewry without the Renaissance.

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Il Rinascimento parla ebraico

Busi G., Greco S. (eds.) (2019), Il Rinascimento parla ebraico. Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale. ISBN: 9788836642694

Il Rinascimento parla ebraico, a cura di Giulio Busi e mia, racconta una straordinaria stagione intellettuale. È il periodo dei fermenti artistici della vita elegante delle corti. La Penisola italiana pullula di idee, di nuovi slanci creativi e gli ebrei, che in Italia vivono dall'età romana, partecipano attivamente a questa atmosfera. Per la prima volta a livello internazionale la mostra del MEIS (Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah) di Ferrara raccoglie alcuni dei capolavori dell' arte in cui la lingua ebraica occupa un posto centrale e l'ebraismo e spunto d'ispirazione e icona di sapienza. Ma non sono solo luci. Accanto agli incontri e agli influssi reciproci, il percorso espositivo e i saggi raccolti nel catalogo esplorano gli scontri, le polemiche, le discriminazioni. Non c'è Rinascimento italiano senza ebraismo. E non riusciremmo a immaginare l' ebraismo italiano senza il Rinascimento.

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Cibo e identità culturale e religione

Busi G., Greco S., Lambrugo C., Curatola G., Albanese M. (eds.) (2016), Cibo e identità culturale e religione tra antico e contemporaneo. Ebraismo, tradizione classica, Islam e India. Milano: Comune di Milano-Civico Museo Archeologico. ISBN: 978-88-97568-10-0

Il presente volume analizza in quest'ottica culture e religioni del mondo antico e contemporaneo (ebraismo, mondo classico, Islam, India) ponendo l'accento su particolari cibi, le relative norme di preparazione e consumo, le specifiche qualità e il significato simbolico e religioso ad essi attribuiti.
In tutte le culture del mondo, il cibo non è mai stato solamente fonte di sostentamento, ma ha sempre avuto anche una dimensione sacra; attraverso il cibo l'uomo si relaziona con l'ambiente circostante, utilizzando come strumento privilegiato per stabilire e codificare relazioni con altri uomini, con il divino, con i defunti e per ribadire la propria identità sociale e culturale. 
Non solo cosa si mangia ma anche le modalità di produzione, preparazione e consumo variano nell'ambito delle singole culture.
La convivialità contrassegna presso tutte le civiltà le occasioni importanti della vita sociale, serve a santificare le feste, sancisce l'appartenenza a un gruppo (familiare, religioso, sociale).
Anche se oggi si dimentica spesso da dove hanno origine gli alimenti di cui ci nutriamo, in tutte le tradizioni culturali il cibo è considerato una modalità di rapportarsi con il divino: fin dall'antichità le divinità presiedono alla produttività della terra, garantiscono il succedersi delle stagioni e lo scorrere regolare dell'anno, richiedendo in cambio l'offerta delle primizie e la celebrazione di riti e sacrifici. 
Nella speculazione filosofica e religiosa, alcuni alimenti presentano caratteristiche tali da escluderne il consumo; ogni cultura ha elaborato in modo più o meno complesso ed esteso, una selezione tra ciò che è lecito mangiare. Motivi filosofici, religiosi ed etici possono comportare l'esclusione della carne (totalmente o solo di alcuni animali) o di altri alimenti, come bevande alcoliche o fermentate,
Il fatto che mangiamo possa trasformare non solo il nostro corpo ma anche la nostra mente, non è quindi una scoperta della scienza medica moderna, bensì un'idea ricorrente in tradizioni diverse già da tempi remoti. 
(Nota introduttiva di Donatella Caporusso)

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L’oro della Mirandola. Cancellature per Giovanni Pico

Busi G., Greco S. (eds.) (2014), L’oro della Mirandola. Cancellature per Giovanni Pico. Castiglione delle Stiviere: Fondazione Palazzo Bondoni Pastorio. ISBN 978-88-95-95-490-73-1

Ci si domanderà allora cosa sia l’Oro della Mirandola, di cui racconta questo libro, e che Emilio Isgrò, da par suo, sciorina per lo stupore degli occhi e il nutrimento dell’anima. Giovanni Pico ebbe forse a che fare con il metallo lucente, seducente, vitale-mortifero? E se Pico s’atteggiò a orafo, quale vantaggio ne trasse il suo principesco filosofare? Il Conte, gran signore, non parlava volentieri di ducati e di zecchini. Raramente la sua penna ha tracciato il vocabolo aurum, e quando l’ha fatto è stato in paragone e ammaestramento. Per trovarla, questa vena mirandolana, dobbiamo inoltrarci nel suo più ambizioso scritto filosofico, il De ente et uno, prova d’armonia tra Platone e Aristotele che, da sola, basterebbe a meritargli il titolo di maggiore tra i metafisici del Quattrocento italiano – principeschi, borghesi o plebei che dir si voglia. E se lì, nel trattato scritto nel 1490 e dedicato all’amico Angelo Poliziano, salta fuori l’oro, è quando il Conte discorre della verità. Come distinguere la menzogna, si chiede Pico, in che modo stringere in pugno l’oro vero e gettare da un canto quello falso? Nella grande utopia sapienziale del Mirandolano, l’unica moneta che importa è quella filosofica, e anche la filosofia, e l’inesausto interrogarci su noi stessi e sul mondo, vale unicamente per lei, musa bella e sfuggente, per madonna Verità. È per conquistarla, per raggiungere finalmente il nocciolo del vero, che Pico mette a repentaglio quiete e reputazione. Nel dicembre 1486, quando stampa il libretto delle novecento Conclusiones, non sa ancora quello che lo aspetta. Appena ventitreenne, ambizioso, dandy, impaziente, Giovanni ha raccolto nel piccolo volume, fitto come la foresta dell’Eden, insegnamenti degli antichi filosofi, il magistero dei teologi cristiani, e misteri cabbalistici mai uditi prima. È una vera selva di saperi, gettati quasi alla rinfusa, con noncuranza aristocratica. Il Conte ha in mente una grandiosa disputa, che raccolga a Roma, davanti a papa Innocenzo VIII, dotti venuti da tutto il mondo. Pagherà lui le spese – viaggio, alloggio e vitto – purché gli ospiti si cimentino a tenzone. Non una giostra militare ma un torneo d’intelligenza, in cui ogni ipotesi contenuta nelle Conclusiones venga discussa, girata e rigirata, e chi ne sa di più e più comprende, vincerà. In palio, la mano della regina del torneo, la Verità, dal viso d’avorio e dall’abbraccio di fiamma. L’inchiostro delle Conclusiones è ancor fresco che già la Curia s’insospettisce. Innocenzo VIII ordina un’inchiesta, Pico è convocato, che spieghi, si giustifichi, chiarisca. Per gli inquisitori romani l’odore delle Conclusiones è inequivocabile, è quello antico, pernicioso, suadente dell’eresia. (Dall'introduzione di Giulio Busi)

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L’amicizia nell’età adulta. Legami d’intimità e traiettorie di vita

Ghisleni, M., Greco S. and Rebughini, P. (2012), L’amicizia nell’età adulta. Legami d’intimità e traiettorie di vita. Milano: FrancoAngeli (with peer review), ISBN: 9788856845990

I legami di amicizia rappresentano una componente fondamentale delle nostre relazioni quotidiane, eppure solo recentemente i rapporti di amicizia sono diventati oggetto di analisi sociologica. L’amicizia è stata studiata per lo più dai filosofi e dagli psicologi, mentre fino a tempi recenti i sociologi sono stati alla finestra, convinti che da tale argomento si potessero ricavare ben poche indicazioni sui cambiamenti sociali; se ne è sottovalutata l’importanza, non rendendosi conto di come l’amicizia sia invece un punto di osservazione privilegiato attraverso cui interpretare i cambiamenti nella vita delle persone e nel loro modo di intrecciare i legami interpersonali. (...).
Nel merito dell’organizzazione del libro, va detto che il primo capitolo indaga come e in quali termini l’amicizia sia importante nel caso di passaggi biografici impegnativi e in momenti di crisi che modificano le traiettorie esistenziali. In questi momenti i legami amicali vengono coinvolti nella fase di transizione biografica e vengono loro stessi messi alla prova, obbligati a trasformarsi, perdendo o acquisendo intensità. Appoggiandosi al concetto analitico di prova, il capitolo indaga l’intreccio tra amicizia, biografia individuale e legami intersoggettivi.
Il secondo capitolo affronta il tema dell’amicizia nell’età adulta ponendolo in relazione all’identità di genere. L’obiettivo è quello di capire se e come il genere intervenga a condizionare le dinamiche e le aspettative nei rapporti di amicizia; in particolare ci si è interrogati sul modo in cui gli stereotipi relativi alle differenze di genere possono condizionare i rapporti all’interno di tali relazioni e quale sia il loro peso e ruolo nel condizionare i destini di un’amicizia.
Il terzo capitolo è dedicato al rapporto fra amicizia e coppia; attraverso le narrazioni dei nostri intervistati abbiamo cercato di ricostruire le molte sfaccettature di tale rapporto: se e come l’amicizia e la coppia possano coesistere, o se non si abbia a che fare con due classi di relazioni che si autoescludono.
Nel quarto capitolo ci siamo soffermati infine sui legami di amicizia nell’ambito lavorativo. In questo caso si è cercato di mettere in luce come può nascere un’amicizia sul posto di lavoro, come si sviluppa nel tempo e come si differenzia rispetto ad altri legami amicali nati in contesti sociali differenti. In questo modo si è analizzato come le relazioni amicali nel luogo di lavoro possano sostenere – o viceversa ostacolare – il percorso di carriera dei singoli individui; l’analisi proposta verte sulle diverse modalità di intervento e di supporto dell’amicizia nei momenti di difficoltà sul piano lavorativo – perdita del posto di lavoro, transizioni lavorative, cambio di professione e via di seguito.
Seguono da ultimo alcune brevi annotazioni conclusive. (Dall'introduzione, di Maurizio Ghisleni, Silvana Greco, Paola Rebughini)

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Multilingual Practical Training Guide


Janko-Spreizer A. and Greco, S. (2011) (eds.), Multilingual Practical Training Guide. Koper: Fakulteta za humanistične študije. ISBN: 978-961-93127-0-4 {Cobiss.Si-ID 257082624}

This project has been co-funded by the European Commission. The Multilingual Practical Training Guide is a compilation of basic facts and advises for teachers and trainers who work with second-generation immigrants. It was generated in an European programme for lifelong learning and edited by principal researches of the project. (...) The authors have thoughtfully systematised their material in order to provide as much help is it possible, and as mach alertness as possible, to the educators who deal with this group.  The topics which has been analyzed are;
i) migration theory and second generation migrants; ii) theoretical perspectives on migration and second generation of migrants; iii) identity construction of second generation of migrants; iv) prejudice, racism and second generation migrants; v) emotions in the every day life of second generation of migrants; vi) second generation migrants and entrance  into the labour market: opportunities and risks. 

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Report Handbook on Autobiographical Pedagogical Approaches for working with Second Generation Migrants

Janko-Spreizer A., Kanne L., Greco S. (2011), Report Handbook on Autobiographical Pedagogical Approaches for working with Second Generation Migrants. Koper: Fakulteta za humanistične študije ISBN: 978-961-92233-9-0 [Cobiss.Si-ID 257082112]

The Report Handbook on Autobiographical Approaches for working and Second Generation Migrants, edited by Alenka Janko Spreizer, Liam Kane and Silvana Greco, is an outcome of an international research project Bridge: Successful Pathways for the Second Generation of Migrants. The project carried out at research and pedagogical institutions in seven European countries - Austria, Italy, United Kingdom, Slovenia, Sweden, the Netherlands, and Germany. It analyses most common exclusionary and discriminatory policies and practices, for example in education labour market etc. and considered what pedagogical and anthropological approaches and methods were most helpful for educations and trainers working with second generations migrants. 
The volume Report Handbook on Autobiographical Pedagogical Approaches of working with Second Generation is a detailed account of the narrative and autobiographical methods and their potential on practical intercultural pedagogical work. Not only do narrative methods and genres provide qualitative tools for deeper and mutual understanding between second generation migrants and their educators, they also modes of representation. Autobiography empowers story-tellers because narrative enables them to construct their identity on their own terms. They are not only passive recipients of information and instruction but become active in the process of intercultural pedagogy. (From Preface by Jaka Repič). 

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Migrants and Refugees in Europe

Greco S., Clayton P. M. and Spreizer Janko A. (2007), Migrants and Refugees in Europe: Models of Integration and New Challenges for Vocational Guidance. Milano: FrancoAngeli. ISBN: 9788846487261

What are the main obstacles to integration for refugees, asylum seekers and migrants in the European Union? What models of integration can be found in Europe and what is their impact? How can vocational guidance policy and practice contribute to integration? What specific competences and knowledge are needed by practitioners and others working with refugees, asylum seekers and migrants? An interdisciplinary team of European scholars and practitioners set out to answer these and others questions.

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Guidance for Life. Working and Learning in the Third Age

Clayton P., Greco S. and Persson M. (2007), Guidance for Life. Working and learning in the Third Age. Milano: FrancoAngeli, ISBN: 9788846491602

Despite European legislation against age discrimination in the labour market, it is likely that older workers will continue to face obstacles and disadvantages when seeking, maintaining or changing employment. Vocational guidance holds a pivotal position in negotiating between the attitudes and demands of employers and the perspectives and needs of older people. This volume both reflects on changes in the later life-course and offers new perspectives and methodologies for policy and practices.

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Base dati europea sulle iniziative locali di lotta all’esclusione sociale

Greco S., Zandonai F. (eds) (1999), Base dati Europea sulle iniziative locali di lotta all’esclusione sociale. Rapporto Finale, Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale, Brescia

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